Storie in salita by Teresa Cosseddu

Storie in salita by Teresa Cosseddu

autore:Teresa Cosseddu [Cosseddu, Teresa]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Viaggi, Alpinismo
pubblicato: 2015-11-04T23:00:00+00:00


Partire é la più bella e coraggiosa di tutte le azioni.

(Isabelle Eberhardt)

SCEMENZA

Cerco di ordinare appunti e diari e ricordi della prima volta che andai in Nepal ma non riesco a dare un senso, un qualunque filo logico che riannodi le intenzioni, i fatti e le emozioni di quel viaggio. Nella memoria vorticano immagini come tessere di un puzzle impossibile da ricomporre, manca sempre qualcosa, adesso mi rendo conto che partii senza pensare che le cose potevano andare in modo molto diverso da come avevo immaginato.

"Salire su un 8000 senza usare bombole d'ossigeno o cose del genere non è roba da poco e, sopratutto, non è roba per me. Certo, per tutta una serie di motivi non posso scalare i giganti himalayani ma posso andare a vederli da molto vicino, posso farci una bella camminata tutt'intorno ..." Questi erano i pensieri che mi passavano per la testa alla soglia dei miei quarant'anni, pensavo anche che sarebbe stato molto bello riuscire a vedere e mettere piede su tutte le grandi catene montuose del pianeta prima di compiere quarant'anni, una leggerezza personale, inutile e perdonabile, comunque ho raggiunto questo obiettivo.

Sono partita per il Nepal con l'idea di arrivare al campo base dell'Everest facendo l'intero percorso via terra, così come era stato fatto nella primissima spedizione su quella montagna. Il trekking al campo base Everest è un percorso trafficatissimo da camminatori e alpinisti di tutto il mondo e, di consuetudine, il punto di partenza è Lukhla, un villaggio himalayano che ha anche un piccolo aeroporto (diciamo una pista a strapiombo) collegato con Kathmandu quando il meteo lo permette. Fare il percorso via terra significava arrivare a piedi fino a Lukhla (almeno una settimana in più di marcia) e da lì proseguire fino al campo base lungo la valle del Khumbu, inoltre avevo previsto un'altra deviazione che mi avrebbe permesso di vedere da vicino anche un altro gigante, il Cho Oyu (8.201 m) sul quale stavo facendo un pensierino, tanto sognare non costa nulla. Un carico di tanti bei propositi e, proprio quella volta, non misi in conto la rinuncia, il fallimento, proprio quella volta che doveva essere un "semplice" trekking.

Il Nepal in quel periodo (marzo aprile 2004) viveva un momento politico e sociale agitato ogni giorno da scioperi, manifestazioni e scontri armati: un paio di anni prima era stata sterminata l'intera famiglia reale da parte del fratello del Re che si era poi autoincoronato, la sto facendo breve ma si tratta di storie da far rabbrividire Shakespeare! Il governo non era legittimato dal popolo ed era solo un organo di facciata, inoltre la crisi economica era estesa a tutti i livelli. In tali condizioni era in atto la rivolta armata di gruppi di maoisti che proclamavano le buone ragioni del comunismo, equa ripartizione della ricchezza, ecc., e molto spesso, forse troppo spesso e sopratutto nelle aree rurali, sfociava in azioni di puro banditismo e violenza gratuita. Un Paese instabile, ad andarci non c'era da stare tranquilli ma in ambasciata nessuno mi aveva sconsigliato il



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.